L’AFFASCINANTE STORIA DELLE ORIGINI DI FONDAZIONE GIACOMO BRODOLINI

Fondazione Giacomo Brodolini (in breve FGB) nasce nel 1971 per continuare l’opera culturale e sociale dell’ex Ministro del lavoro Giacomo Brodolini.

Il patrimonio di partenza, ovvero la biblioteca del politico e sindacalista, è l’emblema della natura, tuttora chiara ed evidente, della Fondazione: fin dalla sua costituzione, FGB si è sempre posta l’obiettivo di promuovere il dialogo sociale e lo scambio di conoscenze tra la comunità accademica, i policy maker, le istituzioni, la società civile e il settore privato.

Un sistema in cui cultura, conoscenza e rapporti umani si legano indissolubilmente con il solo scopo del progresso, sociale ed economico, sulla scia dell’esempio di Giacomo Brodolini, che ha sempre avuto a cuore i diritti del lavoratore in primis e sociali in generale, tanto da essere uno dei principali sostenitori dello Statuto dei Lavoratori, approvato il 20 maggio del 1970, circa un anno dopo la sua morte.

Nel 2002, FGB acquisisce una dimensione europea, grazie alla Prof.ssa Annamaria Simonazzi e al Prof. Giuseppe Ciccarone, che portano le attività della Fondazione a livello europeo, mettendo insieme un gruppo di giovani professionisti al fine di sviluppare un’area progetti da affiancare alle consolidate attività di ricerca.

Oggi, FGB gioca un ruolo attivo nella promozione dello sviluppo economico, della coesione sociale, dell’occupazione e dell’innovazione, fornendo assistenza tecnica, servizi di consulenza, ricerca, analisi di dati aggregati, modelli previsionali, divulgazione, comunicazione, gestione di network, formazione professionale. Inoltre, la Fondazione promuove lo sviluppo locale, urbano e rurale, progettando e gestendo progetti di innovazione sociale, incubatori e acceleratori di impresa, percorsi di crescita per startup.

Tra i traguardi della Fondazione, si cita il raggiungimento di quota 150 progetti aggiudicati sul territorio europeo, nel 2013. Attualmente, FGB ha le sue sedi principali a Roma, Milano, Bruxelles e Ankara, oltre ad essere dislocata in diverse sedi satellite.

Questa è l’appassionante storia di un uomo e della sua eredità intellettuale – simbolicamente rappresentata dalla sua biblioteca – che ha ispirato le generazioni successive, favorendo la ricerca e la salvaguardia di Società ed Economia, incentivando il progresso e l’innovazione. Un esempio che merita di essere raccontato, in un mondo, quello odierno, all’apparenza sempre più complesso da cambiare e ispirare.

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